PETER MAYHEW: il possente co-pilota del Millennium Falcon

Peter ”CHEWBACCA” Mayhew, quinto Socio Onorario di Yavin 4

mayhew02Peter Mayhew è nato il 19 maggio 1944 (solo cinque giorni dopo il creatore di Guerre Stellari George Lucas) nella cittadina di Barnes, un sobborgo di Londra. Con la sua torreggiante altezza di 2 metri e 21 centimetri (7 piedi e 3 pollici), l’oggi 64enne attore inglese è noto in tutto il mondo per il ruolo in Guerre Stellari di Chewbacca, il leale e peloso co-pilota Wookiee di Han Solo sull’astronave Millennium Falcon. Mayhew ha interpretato Chewie in quattro film della Saga cinematografica di Star Wars (considerati non a caso i migliori della serie): Episodio IV: Una nuova speranza (1977), Episodio V: L’Impero colpisce ancora (1980), Episodio VI: Il ritorno dello Jedi (1983) ed Episodio III: La vendetta dei Sith (2005).
Prima di indossare la pelliccia del bisecolare Wookiee, Mayhew lavorava come barelliere al King’s College Hospital di Londra. La sua altezza catturò l’attenzione del produttore Charles Schneer che, nel 1976, lo notò fotografato in un articolo che parlava degli uomini coi piedi più grandi d’Inghilterra. Lo scritturò nel ruolo del Minotauro per il film Sinbad e l’Occhio della Tigre, in cui Mayhew lavorò al fianco del leggendario maestro degli effetti speciali in Stop-motion Ray Harryhausen. Convinse Lucas a concedergli il ruolo del “grosso tappeto ambulante” solo alzandosi in piedi all’inizio del primo provino; in seguito studiò attentamente il movimento dei grossi animali nello zoo londinese. Ha interpretato Chewie anche nel grottesco Star Wars Holiday Special del 1978; e in una puntata del Muppet Show.
mayhew01Dopo la Trilogia Classica di Star Wars, Mayhew ha vissuto tranquillamente nel nord dell’Inghilterra per 14 anni. Nel 1997 uscì la Special Edition della Trilogia, in celebrazione del ventennale del primo Guerre Stellari; durante quegli MTV Movie Awards tornò ad essere Chewbacca: ricevette il Premio alla carriera – che ebbe la forma di quella medaglia che nel ’77 non gli era stata consegnata nella Sala del Trono ribelle… E a premiarlo fu proprio l’amica e collega Carrie “Principessa Leia” Fisher. Da allora il generoso interprete dello Wookiee è richiestissimo alle convention di Star Wars e di Fantascienza in tutto il mondo. Oggi vive a Granbury, nel Texas, insieme alla moglie e alle tre figlie; dal 2005 è cittadino americano.
(Filippo “Jedifil” Rossi)

 

mayhew05CHEWBACCA … CHI È?
Riscattato dalla condizione di schiavo dell’Impero dal disertore e contrabbandiere spaziale Han Solo nel racconto extra-filmico, in Star Wars Chewbacca è la preziosa spalla dell’amatissimo antieroe Corelliano, che è l’unico a comprenderne il linguaggio animalesco (insieme al droide C-3PO, naturalmente) ed ama apostrofarlo con espressioni tipo “ammasso di pelo”. E infatti “Chewie” (o “Ciube” nel doppiaggio originale italiano) è un gigante peloso alto 2 metri e 28 centimentri dell’età di 200 anni, appartenente a quella razza affascinante che sono i Wookiee. Si tratta di alieni nobili, saggi ed imponenti, dotati di armi strane come le balestre ad energia e immeritatamente temuti nella Galassia. Durante le Guerre dei Cloni Chewie ha difeso il suo pianeta Kashyyyk insieme al compatriota Tarfful e con l’aiuto del Maestro Jedi Yoda, cui ha salvato la vita dall’Ordine 66 di Palpatine (vedere il film Episodio III: La vendetta dei Sith, 2005). Ma una volta incontrato Han non se ne è separato più, diventando successivamente uno dei protagonisti della riscossa dell’Alleanza Ribelle contro l’Impero – sempre a bordo della velocissima astronave “ammasso di ferraglia” Millennium Falcon dove svolge il ruolo di co-pilota e meccanico tuttofare. Durante la battaglia di Yavin è lui a convincere Han a invertire la rotta e ad aiutare Luke Skywalker nel suo attacco finale nel canalone della Morte Nera; subito dopo verrà convocato con gli eroi per la premiazione nella Sala del Trono (Episodio IV: Una nuova speranza, 1977) – anche se per ricevere la sua medaglia ribelle il Wookiee dovrà attendere altri 20 anni… Tradito insieme al Comandante Solo dall’ex-amico Lando Calrissian e catturato dalla nemesi Boba Fett in Episodio V: L’Impero colpisce ancora (1980), è costretto ad assistere su Cloud City al congelamento del compagno di scorribande in un blocco di carbonite (o “grafite”, nella versione nostrana) da parte del malvagio Oscuro Signore dei Sith Darth Vader. Si rifarà nel 1983 dell’Episodio VI: Il ritorno dello Jedi, quando sfiderà (con Luke, Leia Organa e Lando) le fauci del Sarlacc, il jetpack di Fett e l’ira di Jabba the Hutt per salvare l’amico Han. Infine darà il suo prezioso contributo nella decisiva battaglia forestale della luna di Endor, in cui si alleerà con gli orsetti Ewok – che probabilmente gli ricordano al contrario i suoi antichi compagni giganti di Kashyyyk. L’immagine finale della Saga lo vede trionfante con gli amici, unico alieno tra gli eroi stellari.
mayhew04L’idea di Chewbacca venne a George Lucas pensando al suo cane Indiana (il cui nome ispirerà un altro grande personaggio lucasiano legato all’attore Harrison Ford!…): un husky che accompagnava il giovane regista in automobile, sempre seduto sul sedile del passeggero. Così Lucas pensò a un umanoide dall’aspetto canino, sufficientemente alto per poter funzionare da “guardia del corpo” e collega per Ford/Solo. Il problema di chi selezionare per la parte fu risolto quando il regista e il produttore Gary Kurtz incontrarono l’infermiere barelliere londinese Peter Mayhew durante il casting in Inghilterra del primo storico film stellare. “Ero seduto sul divano e quando George arrivò insieme a Gary, essendo inglese e conoscendo le buone maniere, mi alzai in piedi – ricorda Mayhew – Lucas mi guardò, si rivolse a Kurtz e gli disse: l’abbiamo trovato”. I 2 metri e 21 centimetri di Peter erano perfetti per conferire la statura necessaria al personaggio: un coraggioso e pericoloso guerriero divenuto contrabbandiere. Per creare il costume l’autore di Star Wars pensò di rivolgersi al leggendario truccatore britannico Stuart Freeborn: “Aveva fatto un lavoro splendido ne film di culto Il pianeta delle scimmie (1968) e così decisi di chiamarlo”. Freeborn realizzò il muso di Chewbacca come una via di mezzo tra un umano e un leone, un orso e un cane. E furono proprio questi gli animali, oltre a cammelli e tassi, cui si ispirò anche il maestro del Suono cinematografico Ben Burtt per trovare la voce del Wookiee, che nel film si esprime con incomprensibili ruggiti di disapprovazione e mugolii di compiacimento. Per la pelliccia e la maschera (secondo Mayhew comoda per la sua conformazione, ma ovviamente dal calore difficilmente sopportabile per periodi di tempo troppo lunghi), furono utilizzati principalmente veri peli di yak, lunghi abbastanza per coprire i punti in cui erano visibili parti della tuta come guanti e stivali. Gli espressivi occhi azzurri dell’attore inglese naturalizzato americano sono gli unici punti del corpo lasciati scoperti… e brillano per tutti i quattro film stellari in cui compare il possente personaggio. Chewbacca simboleggia nella Saga i sentimenti dell’amicizia e della lealtà; da spalla si è trasformato in un idolo per i fans: ancora oggi Mayhew riceve tonnellate di posta dagli appassionati. Nonostante il personaggio sia stato “ucciso” nei romanzi dell’Expanded Universe posteriori a Il ritorno dello Jedi (si sacrificherebbe per salvare la vita al figlio di Han e Leia) e Lucas abbia più volte smentito la possibilità di nuovi episodi filmici di Star Wars, Mayhew, ritornato dopo 22 anni ad impersonare Chewbacca in La vendetta dei Sith, ha svelato di aver firmato un’opzione per girare i misteriosi e sempre ufficiosi capitoli VII, VIII e IX della Saga… Inoltre, quando durante la YAVINCON V l’abbiamo interpellato sulla sua ventilata partecipazione all’imminente serie televisiva Live Action di Guerre Stellari ambientata tra gli Episodi III e IV, si è lasciato scappare un sorriso sornione, così simile a quelli indimenticabili dell’alieno più amato della storia del cinema. E se in futuro ci fosse ancora spazio per il buon vecchio Chewie?
(Marco Consoli & Filippo “Jedifil” Rossi)